Vi dico perché siamo sfortunati - Luca Nali

Vi dico perché siamo sfortunati 

Tutte le volte in cui siamo condizionati e sentiamo precluderci la possibilità di agire, di avere pensieri nostri, siamo avvolti in un contesto (il pendolo) che potrà essere di natura sentimentale, professionale, sanitario, politico, etc. e che ci offre due sole opzioni: essere sfortunati e non avere energia vitale.
La fortuna, sapete, va di pari passo con l'energia vitale. Energia vitale, quindi, fortuna.
In altri termini, la fortuna altro non è che la sintonizzazione di accadimenti che vanno in accordo con le aspettative, o propositi, dell'individuo.
Nel momento in cui una persona è libera mentalmente, è sempre più in armonia ed emette un segnale di partenza che dà vita alle sue aspettative e ambizioni, il mondo reagisce, e risponde, armonicamente.
Siamo ancora coinvolti nell'inganno del bene e del male, della punizione, ma non funziona così.
La metafisica lo spiega molto bene: immaginiamo l'universo come un contesto che contiene tutte le possibilità compresa quella in cui è possibile vivere da persona libera anche se la maggior parte delle persone, per svariati motivi, non lo è.
Nel momento in cui ho a disposizioni tutte queste possibilità, grazie alla legge di risonanza, entro in contatto con la condizione di attrarre a me tutto ciò che vibra alla stessa frequenza.
Il mondo mette a nostra disposizione tutte quelle possibilità che sono, più o meno, vicino a noi a seconda del segnale di portata; sarà, quindi, la mia predisposizione a far sì che le due energie si riconoscano e si attraggono. Naturalmente, se mi trovo in una condizione psicologica catastrofica me ne sarò allontanato, ciò nonostante, resteranno sempre e comunque di mio appannaggio.
Quando sono condizionato da un pendolo, il mio segnale di partenza non sarà più influenzato da quanto sono realmente, da quanto desidero, né dalle mie aspirazioni, emetterò invece un segnale che andrà a richiamare lo scenario di sciagura sul quale sono sintonizzato. Loro lo sanno.
Quando si parla di condizionamento delle masse, sanno di creare un tessuto psicologico di un certo tipo; è bioenergetica e ne hanno proprietà.
Mi sono preso cura, recentemente, di un signore disperato per qualcosa che, in realtà, ancora deve accadere. Molto spesso le persone vivono nella disperazione, nel timore di quanto potrebbe accadere senza considerare che, non solo non hanno certezze in merito, ma anche qualora si dovesse verificare l'evento che tanto temono non è detto che accada anche per loro.
C'è sempre una soluzione, una via d'uscita.
Crediamo che il condizionamento sia capillare, ma non è così. Lo è per quanto concerne il tessuto del mondo creato da loro. Ci sono condizioni in cui possiamo bypassarlo non con le tecniche messe a disposizione dal sistema, ma con tecniche che ci mostrano come non essere in quella vibrazione, in quella condizione vibrazionale. É di una semplicità imbarazzante.
Il pendolo è una condizione isolata per effetto di un mio interessamento; esiste, dunque, il pendolo sentimenti, salute, politica, calcio, etc. etc.; contesti che mi coinvolgono, dai quali sono attratto tanto da entrare al loro interno. Me ne accorgo quando i miei pensieri ridondano, principalmente, di quella stessa materia.
Il pendolo è una struttura eterica ma anche, come tutto ciò che è creato in questo mondo, intelligente e ha un'unica necessità: prendere energia. Da chi la prende?
Dalla persona, dalle persone che in quel momento sono coinvolti in quella stessa partecipazione. Dopo un certo periodo di tempo, questo pendolo s'ingigantisce sempre più mentre la persona, in termini energetici, diventa sempre più piccola fino a venirne fagocitata.
A quel punto, l'individuo, a sua insaputa, inizia a parlare, pensare, agire funzionalmente alle esigenze del pendolo. Ci sono persone che arrivano a difendere posizioni indifendibili per il semplice motivo che è il pendolo a parlare in loro vece; non ci credono realmente, ma vivono il pendolo con un grado di appartenenza tale da esserne identificati. Noterete, allora, che nei loro discorsi spesso i contenuti, le tematiche e il lessico sono i medesimi.
Tornando al funzionamento del pendolo, va precisato che non ne sono coinvolto solo quando sono interessato, ma anche se cerco di combatterlo. L'energia, infatti, mi verrà prelevata sia che io mi trovi sul polo negativo che su quello positivo.
É determinante, quindi, non pensare a tutto ciò che stanno costruendo e iniziare a pensare, a concentrarsi, non solo sui nostri progetti ma anche sulle cose belle della vita.
Possiamo mettere in atto questi principi, per quanto riguarda la gestione della realtà, anche in maniera autonoma, da autodidatti.
Immaginate quanto volete conquistare come un essere umano così da potersi rapportare a quella circostanza come se mi rapportassi, concretamente, con un essere umano.
Nel momento in cui parlo con un essere umano (che ha tanti aspetti, positivi e negativi) e mi concentro sui secondi la persona reagirà con la sua parte peggiore mentre, d'altro canto, se mi concentrassi sugli aspetti positivi questa interloquirà mettendo in campo, prevalentemente, tutti i suoi aspetti migliori. Il mondo funziona esattamente così.
Il mondo non è “tutto nero”; i fiori continuano a sbocciare e tante cose belle continuano ad accadere. Se ci concentrassimo prevalentemente sulle cose positive, ci accorgeremmo che pensieri ricorrenti del tipo “Loro stanno facendo... Loro faranno... Potranno fare...” spariranno immediatamente perché, quei pensieri, rappresentano solo effetti dettati dal condizionamento del pendolo.
Qualora si dovessero verificare alcuni degli accadimenti tanti temuti, molto sarà per merito di quanti, in maniera favorevole o sfavorevole, saranno rimasti concentrati proprio su quei pensieri.
Sganciamoci, dunque, dai contenuti che non presentano per noi alcun vantaggio.
Mi è capitato, negli ultimi giorni, di notare come uno YouTuber ha titolato un suo breve video (“Il peggio deve ancora venire”).
Mi domando come sia possibile scrivere una cosa del genere, quale sia lo scopo e l'utilità; intendeva, semplicemente, allarmare le persone? Un comportamento deprecabile...
Indipendentemente da quanto accade, provate a sganciarvi da tutte quelle informazioni negative e concentratevi sulla vita vera perché loro non sono la vita vera.
Le cose straordinarie continuano ad accadere, portiamo la nostra attenzione sulle persone belle e sulla nostra evoluzione.
Per farlo in maniera estremamente facilitata, vi indico gli ultimi due spunti: risolvere la questione della morte e dissociarsi completamente da quanto accade.
Ci muoviamo sulla base di un tappeto emozionale e se questo contiene paure e timori futuri non troverò sempre l'alchimia necessaria per quanto voglio realizzare.
Pensieri quali “Ci vogliono uccidere, annientare, menomare” “Stanno organizzando i campi Fema” parlano della paura della morte; ma cosa succede quando moriamo?
La morte è la fine di tutto o ne è solo l'inizio? Risolviamola quindi in termini di paura della morte. Esiste tantissimo materiale in merito e che vi invito ad approfondire; vi accorgerete, allora, che quando siete in risonanza con quel genere di materiale arrivano persone, e fatti, che riportano prove straordinarie in merito alla vita che, in realtà, continua.
Cerchiamo, poi, di essere dissociati il più possibile dal coinvolgimento di questo periodo.
Io, ad esempio, non indosso la mascherina e il mio comportamento non è legato ad antipatie particolari, ma al notare che chi l'indossa manifesta un certo grado di schiavitù, di appartenenza. Sono consapevole che, qualora l'indossassi, e mi allineassi, avrei senz'altro meno problemi ma non è previsto dalla mia natura...
Quelle persone non temono le multe, che vengono fatte molto raramente e che sono del tutto aggredibili, loro temono principalmente il venir meno al distanziamento sociale, che in sostanza è psicologico. In quanto essere umano, potrei essere anch'io soggetto alle diverse sollecitazioni che provengono da queste persone, ma non me ne curo minimamente.
Al pub Halloween è stato attribuito il reato di pandemia colposa, vi rendete conto?
Allo scopo di dissociarmi completamente, ho trovato un mio sistema: fingo di essere un viaggiatore del tempo.
Mi muovo immaginando di trovarmi su un altro pianeta e, osservandolo, mi pongo alcune domane e riflessioni. Il viaggio mi è costato parecchio e m'interessa molto comprendere quanto accade...
Scopro, ad esempio, che le persone meno intelligenti salgono al potere e che la donna, per ottenere considerazione, debba generaòmente mostrarsi disponibile.
Ogni giorno, con grande curiosità, guardo a quanto accade e provo ad immaginare cosa muove quanti continuano ad indossare la mascherina; ho accanto una guida che m'illustra le varie motivazioni.
La guida mi spiega che la mascherina non serve, come avevo pensato, a proteggersi dagli effetti dello smog, ma (anche se è risaputo che sia del tutto inutile) da un'eventuale contagio.
Mi domando, allora, se queste persone non siano, fondamentalmente, stupide ottenendo anche in questo caso una risposta affermativa.
Mi soffermo, poi, su programmi televisivi con contenuti, e interventi, di natura politica.
Osservo con accresciuta curiosità i vari ministri tra cui quello assegnato alla sanità e con grande stupore mi accorgo che le persone gli s'affidano completamente.
È evidente che sto giocando, ma se avete visto alcune foto che ritraggono i viaggiatori del tempo avrete notato come queste presentano chiare evidenze in relazione all'appartenenza a diversi periodi storici; l'aspetto più incredibile è che, nonostante alcuni avessero una macchina fotografica, o un cellulare o altri elementi del tutto sconosciuti in quel dato periodo, non venivano minimamente notati. Anzi, erano completamente ignorati.
Quando ci sganciamo loro non ci vedono, ci percepiranno in termini ottici ma non ci vedranno.
Posso assicurarvelo.
Solleviamoci, dunque, in termini di responsabilità e di pressione in merito al fatto di partecipare a questa situazione e evitiamo, soprattutto energeticamente, di rimanere in contatto con quanto accade sul territorio. Concentriamoci sulle cose belle.
Abbiamo la grande opportunità di vivere un'esperienza straordinaria che sarà, forse, da alcuni, vista come più impegnativa, ma questa considerazione nasce da un'abitudine vecchia, superata.
Quando, al contrario, ci abituiamo ad essere nella condizione che ci porta a guardare al mondo con una modalità differente le energie cominciano a cambiare; per cui, se vogliamo essere fortunati, sarà sufficiente disinteressarsi, e chiudersi, a tutte le notizie negative e aprirsi a quelle positive.
Il beneficio sarà immediato.
Le notizie positive, che riguardano le vita, continuano ad esserci e ponendovi al loro interno noterete, fin da subito, come le cose cominceranno davvero a funzionare.
Fatelo, senza se e senza ma, e preparatevi a vivere questa grande esperienza.

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